Le coppie di alimenti da evitare e quelle da preferire

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08/06/2017
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L'unione si sa, fa la forza. Allo stesso tempo però a volte è meglio essere soli che male accompagnati Questi famosi detti valgono nella vita come nell'alimentazione. Esistono infatti dei cibi che, se consumati insieme, aumentano le loro proprietà benefiche, altri che, se uniti, proprio non riescono a trovare un punto di forza.

Cerchiamo di conoscerli in modo da evitarli o, al contrario, imparare ad associarli più spesso.

 

BRESAOLA E LIMONE: Un modo per aumentare l'assorbimento del ferro dagli alimenti è quello di consumarlo insieme a nutrienti ricchi di Vitamina C (ad esempio agrumi o succo di limone). Quindi aggiungere il succo di limone alla carne o a una bella porzione di bresaola, ma anche ai vegetali come gli spinaci, l'invidia etc. o consumare spesso agrumi o una spremuta mentre si gusta un bel secondo di pesce può essere un trucco per aumentare i livelli di ferro assunti con l'alimentazione.  

LATTICINI E CIOCCOLATO: è importante evitare di mangiare cibi che contengono ossalati (es. gli spinaci, bietole, rabarbaro, barbabietola rossa, cacao in polvere e cioccolato, sedano) nello stesso pasto in cui si assumono cibi ricchi di calcio (come i latticini), perché questi ultimi ne riducono fortemente l'assorbimento.  

CEREALI E LEGUMI: Nelle alimentazioni vegetariane o vegane (o in qualunque occasione vogliamo comporre un pasto equilibrato) per evitare una carenza proteica è fondamentale rispettare il principio della complementarietà, cercando di assumere alimenti contenenti differenti tipi di amminoacidi, in modo tale da soddisfare il fabbisogno proteico nel totale del pasto. Ad esempio abbinare sempre i cereali ai legumi, come in una pasta con i fagioli, permette di prendere da questo piatto unico tutti gli amminoacidi di cui abbiamo bisogno. Senza i legumi i cereali non possono apportarci Lisina e Metionina, due amminoacidi fondamentali per il nostro organismo.

 

TONNO E MOZZARELLA: Ahimè, la coppia di alimenti più frequente nelle nostre insalatone estive non è un esempio di equilibrio. Una delle regole fondamentali quando vogliamo elaborare un’alimentazione equilibrata è quello di non mischiare differenti fonti proteiche nello stesso piatto, perché questo ostacola la digestione. Inoltre tonno e mozzarella sono due fonti molto importanti di sale, contengono entrambi conservanti e grassi e insieme (una porzione media) non apportano meno di 400Kcal… un po’ troppo per essere una semplice insalata, non sarebbe stato meglio un bel piatto di pasta?  

PASTA E VERDURE: Il binomio perfetto, l'essenza stessa della dieta mediterranea. La pasta, quando consumata in quantità adeguate, regola la sazietà e fornisce carboidrati complessi a lento assorbimento, utili per distribuire le energie nel migliore dei modi nell'arco della giornata. Quando vi associamo delle verdure rallentiamo leggermente la digestione del piatto; questo rallentamento provoca un rilascio più lento e più contenuto dell'insulina. In questo modo evitiamo picchi glicemici dopo i pasti, che favoriscono gli attacchi di fame improvvisi e stimolano il deposito dei grassi.

PIATTI "MARE E MONTI": Forse è meglio lasciare questi piatti alle tradizioni del millennio passato. L'unione di due tipi di proteine nobili, come carne e pesce, può causare rallentamento nella digestione e quindi gonfiore e malessere. Inoltre carichi troppo elevati di proteine animali sono da sconsigliare per non sovraccaricare troppo i reni nello smaltimento delle stesse. Meglio dissociare sempre le proteine, ricordando di abbinarci buone quantità di verdure e una fonte di carboidrati.